AssoAmbiente

Comunicati Stampa

Italia sempre più leader dell’economia circolare in Europa

“L’Italia prosegue a vele spiegate il suo percorso verso un’economia realmente circolare: continua a crescere il tasso di riciclo dei rifiuti urbani e speciali che rafforza la leadership assoluta del nostro Paese in Europa, aumenta l’impiego dei materiali riciclati al posto delle materie prime e, contestualmente, prosegue la ‘dematerializzazione’ della nostra economia. Un primato che va ben oltre la fotografia scattata dai parametri europei, oggi inefficaci a misurare concretamente il livello di circolarità complessivo dei Paesi UE.

Sono queste le principali evidenze che emergono dall’analisi “Misurare la circolarità dei Paesi UE”, presentata da ASSOAMBIENTE - l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche, in occasione di Ecomondo, la fiera per la transizione ecologica in corso a Rimini. 

L’analisi evidenzia a che punto è il nostro Paese nella gestione dei rifiuti (urbani e speciali) e per livello di circolarità nell’UE. Il documento contiene, inoltre, le proposte avanzate dall’Associazione per migliorare gli attuali tre parametri europei che fotografano i processi di cambiamento in atto nei singoli Paesi e che già vedono l’Italia tra i più virtuosi.

Italia leader assoluta del riciclo dei rifiuti urbani e speciali
Il tasso di riciclo individua quanta parte dei rifiuti urbani viene effettivamente riciclata. L’Italia nel 2021 (ultimi dati Eurostat) ha raggiunto quota 51,9%, superando il target del 50% previsto al 2020. In Europa il tasso medio di riciclo è pari al 48,7%. In questa speciale graduatoria, l’Italia si colloca all’ottavo posto, dopo la Germania (67,8%), l’Austria (62,5%), la Slovenia (60,8%), i Paesi Bassi (57,8%), la Danimarca (57,6%), il Belgio (55,5%), il Lussemburgo (55,3%). 
Se guardiamo al totale dei rifiuti solidi, urbani e speciali, il Belpaese, con il suo 85%, è primo assoluto nella classifica dell’avvio a riciclo, davanti al Belgio. 

Italia quarta in Europa per circolarità
L’indice di circolarità misura la quota di materiale riciclato reintrodotto nelle produzioni industriali, che consente di evitare l’utilizzo di materie prime. L’Italia nel 2022 con il 18,7% (era al 5,8% nel 2004) si colloca al quarto posto nella classifica europea di questo indice, dietro ai Paesi Bassi (27.5%), al Belgio (22.2%) e alla Francia (19.3%). L’indice di circolarità tiene conto non solo dal tasso di riciclo dei rifiuti, ma comprende anche i combustibili fossili usati e il materiale stoccato in manufatti e beni. Per questo motivo le percentuali risultano così basse. 
Italia tra le big in Europa per dematerializzazione dell’economia

L’indice di produttività nell’uso di risorse indica la capacità di un’economia di produrre ricchezza con sempre meno materiali e mette in rapporto il Prodotto Interno Lordo e il consumo di materiale. Nel 2023 l’Italia si è collocata al secondo posto in Europa con un indice di 4.3 euro per kg, dietro ai soli Paesi Bassi con 5.8.

“L’analisi ASSOAMBIENTE evidenzia come il nostro Paese sia oggi al vertice in Europa per livello di circolarità e nel raggiungimento dei target fissati, sempre ben oltre la media europea, con punte di eccellenza per quanto concerne l’effettivo riciclo dei rifiuti urbani e speciali”, osserva il Presidente ASSOAMBIENTE Chicco Testa che aggiunge, “L’eccellenza del nostro Paese va ben oltre i dati evidenziati dagli indicatori europei, che oggi andrebbero sottoposti a un tagliando in quanto, soprattutto su alcuni di essi incide in maniera significativi l’utilizzo o meno di combustibili fossili, che poco hanno a che fare (non essendo recuperabili) con l’indice di circolarità di un Paese. Misurare in maniera corretta la circolarità di uno Stato può fare la differenza tra subire o meno una procedura d’infrazione, con tutti i costi e gli effetti che questa comporta”.
 

» 06.11.2024

Recenti

06 Novembre 2018
Senza End of Waste…l’economia circolare è una bufala
Perché: non si possono riciclare grandi flussi di rifiuti come ad esempio le macerie degli edifici o gli pneumatici a fine vita, non si possono ottenere materie prime critiche dai rifiuti tecnologici (RAEE), non si possono riutilizzare i residui di molteplici processi industriali...
Leggi di +
06 Novembre 2018
Sentenza Cerroni: un caso paradigmatico dei pregiudizi che il settore della gestione rifiuti sconta
Secondo i dati Istat negli ultimi dieci anni, il numero dei procedimenti ambientali è passato da 1.000 a oltre 13.000 casi (8.800 riguardano direttamente la gestione rifiuti), il 45% dei quali si è concluso con un’archiviazione (4.687)...
Leggi di +
26 Ottobre 2018
FISE ASSOAMBIENTE a Ecomondo 2018 - Gli appuntamenti
Appuntamento a Rimini, dal 6 al 9 novembre, anche presso il Padiglione B3, stand 103...
Leggi di +
08 Ottobre 2018
Convegno “Rifiuti speciali: i problemi di ieri, le opportunità di domani”, Torino, 8 ottobre
È il futuro delle discariche di rifiuti speciali il tema centrale del convegno Rifiuti speciali: i problemi di ieri, le opportunità di domani Quale la discarica del futuro? Quale futuro per la discarica? in programma a Torino lunedì 8 ottobre, alle ore 9, (Centro Congressi dell’Unione Industriale, Via Fanti 17) promosso da Barricalla Spa in collaborazione con FISE Assoambiente...
Leggi di +
05 Ottobre 2018
Chiusa la campagna estiva #NoLittering di FISE Assoambiente: quasi 300.000 persone raggiunte
L’iniziativa contro l’abbandono dei rifiuti è stata promossa dall’Associazione con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente...
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL